La ricetta

I carciofi ammuttunati, chiamati in siciliano carciofi ammuddicati o anche carciofi ammuttunati, sono un buonissimo secondo piatto che, volendo, potremo servire in tavola anche come antipasto.

Si chiamano ammuttunati perché l’ingrediente principale è il pangrattato che in siciliano viene chiamato mollica o meglio muddica. La ricetta è molto semplice ed anche alla portata di tutti, e nonostante la loro facilità di preparazione ed i pochi ingredienti da utilizzare il loro gusto saprà conquistare i nostri ospiti.

Essendo la Cucina di Tricchi Trocchi un blog di racconti e di ricette, prima di vedere come si preparano i carciofi ammuttunati vorrei raccontarti una storia – in questo caso clicca sul tasto “continua a leggere” per saperne di più – se invece vuoi passare direttamente alla loro preparazione, scorri più in basso per andare alla lista degli ingredienti.

Inoltre se ti fa piacere seguimi su Facebook (clicca qua) ed anche su Instagram (clicca qua).

Nonostante questo sia un piatto della tradizione siciliana, questi carciofi li ho mangiati per la prima volta parecchi anni fa grazie ad un’amica che adesso vive in America. Da allora in famiglia ne andiamo matti, tanto che mio padre, quando vivevo con i miei, chiedeva sempre a mia madre di prepararglieli.

Papà: Chi manciamu stasira?

Mamma: Tu chi bo manciari?

Papà: Chi sacciu… e si ni facissimu ru cacuocciuli a gritta?

Mamma: Va bene, chiù tardu scinnu no putiaru e i v’accattu!

Papà: A chi ci sì, accatta puru ru patati vugghiute?

Mamma: A stu puntu accattu puru a fagiolina e a cipudda o furnu e ni faciamu na bedda nsalata.

Papà: Cosa mangiamo stasera?

Mamma: Tu cosa vorresti mangiare?

Papà: Non saprei… e se ci facessimo due carciofi in piedi?

Mamma: Va bene, più tardi vado dal fruttivendolo e li compro!

Papà: Già che ci sei, perché non prendi anche due patate bollite?

Mamma: A questo punto compro anche i fagiolini e la cipolla al forno e facciamo una buona insalata.

 

Lui li chiamava così, “cacòcciuli aggritta”, che in italiano potremmo tradurli come “carciofi in piedi” visto che vengono cotti dentro ad un tegame con il condimento rivolto verso l’alto. E fu così che questo piatto diventò presto una delle sue ricette preferite fin da quando mia madre li cucinò per la prima volta.

I carciofi, chiamati dalle nostre parti cacòcciuli, sono molto amati in Sicilia e grazie alla loro versatilità risultano essere tra i protagonisti della tavola nella stagione invernale. Vengono preparati in tantissimi modi e piacciono così tanto che da queste parti si dice che siano buoni pure “sbattuti o muru”, termine dialettale che si utilizza quando si vuole indicare qualcosa di talmente buono tanto da potere essere mangiato in qualunque modo, anche per l’appunto sbattuto al muro.

A casa li prepariamo in tutti i modi: vugghiuti (bolliti), alla villanella, con la tappa dell’uovo (tappo fatto con l’uovo), in pastella, a cotoletta, arrustuti, al forno, con il riso, con la pasta… e naturalmente anche ammuttunati. E visto che questa è davvero una ricetta semplice, semplice sono convinto che diventerà presto anche la vostra ricetta preferita. Ma in attesa di vedere anche

Difficoltà

Facile

Dosi Per

4 Persone

Preparazione

10 Minuti

Cottura

20 Minuti

Lista ingredienti carciofi Ammuttunati

4 carciofi

120 gr. circa di pangrattato

60 gr. circa di parmigiano reggiano

3 spicchi d’aglio

Due limoni

Sale q.b.

Pepe q.b.

Prezzemolo q.b.

Olio extravergine d’oliva q.b.

Procedimento

1

In una ciotola versiamo il pangrattato, il parmigiano reggiano, il prezzemolo tagliato piccolissimo, l’aglio a pezzetti, il sale, il pepe e mischiamo bene. Aggiungiamo l’olio extravergine d’oliva fino a quando non otterremo un impasto morbido e sabbioso. Il quantitativo di ingredienti dipenderà sia dalla grandezza dei carciofi che da quanto li vorremo riempire. E’ bene ricordare ad ogni modo che il parmigiano reggiano dovrà pesare la metà rispetto al pangrattato.

2

Tagliamo il gambo alla base del carciofo, livelliamo la base per permettergli di farlo stare in piedi una volta farcito, priviamolo delle foglie più dure e rifiliamo i lati. Con l’aiuto di un coltello tagliamo la parte con le spine e scaviamolo all’interno per eliminare la peluria. Adesso ripuliamo anche il gambo eliminado la parte esterna. Inseriamoli dentro ad una ciotola con acqua e limone e procediamo così per tutti i carciofi.

3

Scoliamo i carciofi, apriamoli con le mani, inseriamo al loro interno il ripieno che presseremo per non farlo fuoriuscire, disponiamoli in piedi dentro ad un tegame con il ripieno rivolto verso l’alto, disponiamo anche i gambi puliti e infine versiamo sul fondo circa due bicchieri d’acqua e dell’olio. Completiamo versando in superficie un giro d’olio, del pepe, del sale e copriamo il tegame con un coperchio. Lasciamo cuocere a fuoco medio fino a quando infilzando i carciofi con uno stecchino risulteranno morbidi. Qualora necessitasse aggiungiamo ancora un po’ d’acqua.

4

Una volta cotti disponiamo i nostri carciofi ammuttunati insieme ai gambi in un piatto e serviamoli ancora caldi. Durante la cottura il formaggio si scioglierà creando un sughetto molto morbido che potrà essere versato sopra i carciofi.

Utile da sapere!

Per tanto gusto in più inseriamo all’interno del ripieno del prosciutto cotto tagliato a pezzetti e del formaggio morbido, tipo galbanino, ridotto a piccoli cubetti.

 

Per evitare che le nostre mani anneriscano durante le operazioni di pulitura del carciofo strofiniamole con l’interno di un limone oppure, in alternativa, indossiamo dei guanti da cucina.

 


Commenti (12)
    1. E ci credo, con quello che li ho pagati qua a Milano i carciofi se non fossero stati buoni e profumati glieli avrei riportati indietro! 🤣

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.