La ricetta

Se dovessi descrivere mia mamma attraverso i suoi piatti, questo sarebbe uno di quelli che la rappresentano di più. Non è un classico della cucina siciliana e non so chi gliela abbia insegnato, quello che so di certo è che il tritato alla pizzaiola lei lo preparava di frequente.

E’ un piatto che si presta ad essere gustato sia durante una cena in famiglia che in occasione di un incontro con gli amici. La semplicità e la velocità di preparazione ci permetteranno di dedicarci alle nostre attività preferite e di pensare a cosa cucinare solo a ridosso dell’arrivo dei commensali. Per prepararlo ci occorreranno soltanto dieci muniti. E’ ottimo da accompagnare con delle buone insalate palermitane e, perché no, anche con un buon bicchiere di vino rosso, magari siciliano!

Essendo la Cucina di Tricchi Trocchi un blog di racconti e di ricette, prima di vedere come si prepara il tritato alla pizzaiola vorrei raccontarti qualcosa di me e del mio mondo – in questo caso clicca sul tasto “continua a leggere” per saperne di più – se invece vuoi passare direttamente alla sua preparazione, scorri più in basso per andare alla lista degli ingredienti.

Mia mamma è sempre stata una casalinga e la casa e la cucina erano il suo focolare domestico, quell’habitat naturale in cui rifugiarsi, accudire ed alimentare l’amore per la propria famiglia. Era una persona umana, generosa e soprattutto paziente. “Bisogna avere pazienza nella vita” credo di averglielo sentito dire almeno mille volte, oppure “Roma non è stata costruita tutta in un giorno” era soltanto un altro modo per dire che nella vita occorre sapere aspettare e non avere fretta. Non era infrequente che dicesse che Dio non è un postino, volendo intendere che se gli si chiede qualcosa occorre confidare nei suoi tempi che non sono di certo i nostri.

Insomma, avete presente quando uno è tagliato per fare un lavoro e nessun altro potrebbe essere più azzeccato? Ecco, lei era tagliata per fare la mamma ed anzi, già che siamo in tema di taglio, amava molto anche il taglio e il cucito. Da ragazzina aveva preso lezioni da una signora vicina di casa che per tutta la vita non dimenticò mai di ricordare con affetto.

Tuttavia, nonostante queste sue amorevoli caratteristiche, era anche una persona severa, complice l’educazione impartitele da suo padre Carmelo, un tecnico che aveva trascorso tutta la sua vita a lavorare presso il genio civile di Palermo. Amava anche cantare e questa sua passione l’accomunava a mio padre Gianni. Lui aveva inciso per puro diletto dei dischi come tenore e spesso duettava con la madre che era un soprano e col fratello che invece suonava il pianoforte.

Ma ritornando a mia mamma, non era infrequente che mentre era intenta in cucina a preparare i vari pranzi, cantasse per rallegrare le sue giornate. Anzi, per dirla tutta, cantava spesso anche quando era arrabbiata. Se ad esempio intonava… “Luglio col bene che ti voglio vedrai non finirà, ia ia ia iaaaa…”oppure “dimmiiiiiiiiiii che l’amore tuo non muoreeeeeeee” era meglio darsela a gambe. Mamma era molto buona, accomodante e per la sua famiglia avrebbe dato la vita, ma aveva anche dei modi un po’ duri e didattici per insegnarci le buone maniere. Ricordo che da ragazzino, essendo molto disordinato, un giorno lanciò sopra l’armadio della sua camera da letto i vestiti che per l’ennesima volta avevo lasciato accatastati sulla spalliera del divano. Aggiunse che se non avessi imparato ad essere un po’ più ordinato avrebbero fatto sempre quella fine. Per citare un altro ricordo, quando eravamo piccolissimi io e mia sorella, non ricordo per quale marachella commessa, fummo relegati fuori dalla porta di casa. Sta di fatto, che con l’intento di non perderci di vista, mentre origliava intenta a captare i nostri segnali ci sentì lamentare per quella punizione a nostro avviso parecchio ingiusta. Certo che mamma è proprio cattiva, replicammo noi! Non facemmo in tempo a finire questa la frase che lei aprì la porta e… beh, ce le suonò dandoci il resto.

Ma appena passavano questi momenti di tensione tornava ad essere la mamma più amorevole del mondo e tra un manicaretto ed un dolcetto, la ricetta del tritato alla pizzaiola era uno dei modi migliori per ricreare quell’armonia sempre presente nella nostra calda ed accogliente casa.

Difficoltà

Bassa

Dosi Per

4 Persone

Preparazione

30 Minuti

Cottura

10 Minuti

Lista ingredienti tritato alla pizzaiola

450 gr. di trita di manzo

50 gr. di parmigiano grattugiato

2 uova

Prezzemolo q.b

2 cucchiai di pangrattato

Salsa di pomodoro

Prosciutto cotto a fette

Mozzarella

Una cipolla

Basilico q.b.

Zucchero q.b

Sale q.b.

Origano q.b.

Olio extravergine di oliva

Utensili richiesti

Una padella da 28 cm.

Procedimento

1

Prepariamo un soffritto con la cipolla e l’olio extravergine d’oliva e una volta pronto, aggiungiamo la passata di pomodoro, il sale, lo zucchero, il basilico. Dovrà cuocere non troppo in quanto la salsa dovrà avere una consistenza abbastanza liquida.

2

In una terrina mettiamo la trita di carne, il parmigiano reggiano grattugiato, due cucchiai di pangrattato, le uova, il prezzemolo, il sale ed impastiamo.

3

Oliamo una padella, stendiamo la carne la livelliamo compattandola per bene, aggiungiamo il pomodoro, accendiamo il fuoco basso, copriamo con un coperchio e facciamo cuocere dai 6 ai 10 minuti fino a quando la carne non sarà cotta.

4

Una volta cotta aggiungiamo il prosciutto, la mozzarella, copriamo ancora con il coperchio e cuociamo fino a quando quest’ultima non si sarà sciolta. Aggiungiamo l’origano e serviamo il nostro tritato alla pizzaiola.

Utile da sapere!

Per preparare il tritato alla pizzaiola potremo utilizzare una trita di manzo di seconda scelta. Il grasso contenuto nella carne contribuirà a rendere il piatto ancora più gustoso.


Commenti (8)
    1. Caro patrizio, io sto guardando un po’ tutto e tantissimi complimenti per le tue ricette ma soprattutto per il tuo blog. Marzia

    2. Ricette sempre interessanti, ma quello che mi piace di più sono i tuoi racconti. Hai pensato mai di pubblicare questi tuoi ricordi? A proposito, in quello di oggi mi vedo molto nella descrizione di tua madre.

      1. Ciao Rosalia, grazie davvero per i tuoi complimenti che fanno sempre piacere soprattutto perché sia le ricette che racconti sono davvero impegnativi e prendono del tempo😊Un abbraccio. Patrizio

    1. Ciao Riccardo, sono contento che tu abbia trovato sul blog una nuova ricetta. Mi auguro che tu possa prepararla quanto prima. Oltre che buona è davvero facilissima da preparare.

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