La ricetta
Chiamati spiedini o “spitini” in dialetto, gli involtini di carne siciliani con prosciutto e formaggio sono una delle tante alternative con cui è possibile farcire queste gustose braciole. L’ingrediente principale in tutte le versioni è il pangrattato abbrustolito detto anche “atturrato” oltre che della cipolla bianca o rossa e dell’alloro da inserire negli spiedi, che rilasciano un buonissimo sapore durante la cottura. Quest’ultima avviene in padella, al forno oppure alla brace.
Prepararli non ci prenderà molto tempo e soprattutto ci darà la possibilità di surgelarli per avere sempre pronto ed a portata di mano un secondo gustoso da portare in tavola quando più se ne ha voglia.
Essendo la Cucina di Tricchi Trocchi un blog di racconti e di ricette, prima di vedere come si preparano gli involtini di carne siciliani con prosciutto e formaggio vorrei raccontarti una storia – in questo caso clicca sul tasto “continua a leggere” per saperne di più – se invece vuoi passare direttamente alla sua preparazione, scorri più in basso per andare alla lista degli ingredienti.
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Le macellerie siciliane, che da queste parti si chiamano carnezzerie, oltre a proporre diversi tagli di carne in grado di soddisfare le richieste dei consumatori più esigenti, propongono anche piatti già pronti il cui unico sforzo richiesto è quello di essere cucinarti. Prima della vendita, ogni macellaio pone mille domande al cliente con l’obiettivo di capirne le esigenze e dispensare consigli utili sulla cottura.
Trattasi di una vera azione di marketing che ha come finalità quella di fidelizzare il cliente e sponsorizzare gli acquisti futuri. Tra questi piatti un posto di rilievo hanno da sempre gli involtini di carne, detti anche spiedini, che sono involtini ripieni di pangrattato tostato a cui vengono aggiunti vari altri ingredienti in base al tipo di ricetta. Ogni braciola viene poi infilzata in dei lunghi stecchini in un alternarsi di cipolla e alloro. Infine vengono cotti in padella, in forno oppure alla brace.
Nonostante le macellerie vendessero da sempre questo tipo di preparazione era molto frequente che mio padre li facesse in casa per la famiglia. L’organizzazione era un vero e proprio rituale poiché distribuiva in maniera attenta le fettine di carne sul tavolo in formica, adagiava il condimento in maniera scrupolosa e dopo avere sporcato posate, ciotole, ciotoline, pentole e pentoline, arrotolava la braciola su se stessa come il più abile dei macellai. Del resto è risaputo che quando in cucina ci siamo noi uomini sporchiamo l’equivalente di un intero esercito di cuochi. A mia madre non restava che lavare ciò che lui sporcava.
Erano davvero una bella coppia affiatata e complementare, capaci di dividersi i compiti in maniera equa e sulla base delle proprie inclinazioni. Lei, donna forte e determinata era dedita alla conduzione della casa e all’economia domestica, lui, instancabile lavoratore, realizzava ciò che mia mamma consigliava. Era inoltre molto incline alle attività di tipo manuale essendo capace di riparare gli elettrodomestici oltre a dedicarsi ai lavori di idraulica e di elettricità, ma anche sostituire piastrelle, fare lavori di muratura, imbiancare le pareti e tanto altro ancora. Una volta fu capace di costruirsi un paio di scarpe. Diceva che da bambino era molto curioso di imparare e così, osservando gli adulti all’opera, faceva proprie le loro abilità.
E considerando che questo racconto parla di sentimenti, concludo con le parole della canzone dal titolo “Io che amo solo te” di Sergio Endrigo, che mio padre ha sempre dedicato alla sua amata per suggellare la loro storia d’amore.
C’è gente che ha avuto mille cose
tutto il bene tutto il male del mondo
Io ho avuto solo te
e non ti perderò
e non ti lascerò
per cercare nuove avventure
C’è gente che ama mille cose
e si perde per le strade del mondo
Io che amo solo te
io mi fermerò
e ti regalerò
quel che resta della mia gioventù.
Difficoltà
Facile
Dosi Per
4 Persone
Preparazione
30 Minuti
Cottura
10 Minuti circa
Lista ingredienti degli involtini di carne siciliani
16 fettine di vitello sottili 10×14 cm.
90 gr. di pangrattato
80 gr. di prosciutto cotto saporito
100 gr. di caciocavallo semi stagionato
4 cucchiai di caciocavallo grattugiato
Salsa di pomodoro q.b.
1 cipolla piccola per il soffritto
2 cipolle bianche
Pangrattato per la panatura q.b.
Foglie d’alloro q.b.
Sale q.b.
Olio extravergine d’oliva
Utensili richiesti
4 spiedi in acciaio oppure in legno
Procedimento spiedini con prosciutto e formaggio
1
Tagliamo la cipolla finemente, soffriggiamola con dell’olio extravergine d’oliva e appena rosolata aggiungiamo la salsa di pomodoro. Aggiustiamo di sale e di zucchero e non appena pronta mettiamola da parte a raffreddare.
2
Versiamo i 90 gr. di pangrattato dentro ad una padella, aggiungiamo un giro d’olio, un po’ di sale e mescolando continuamente facciamolo dorare. Versiamolo in una ciotola e appena freddo aggiungiamo il caciocavallo tagliato a cubetti, il prosciutto sminuzzato, il caciocavallo grattugiato e qualche cucchiaio di salsa di pomodoro fino ad ottenere un composto morbido.
3
Disponiamo sul tavolo le fettine di carne che potranno essere fesa, sottofesa oppure magatello, mettiamo un po’ di condimento al centro, portiamo prima il lembo destro verso l’interno, poi il sinistro ed infine arrotoliamo l’involtino su se stesso. Proseguiamo fino a quando non avremo esaurito tutte le fettine.
4
Passiamo gli involtini nell’olio, nel pangrattato e poi infilziamoli nello spiedo seguendo la presente sequenza: prima una fettina di cipolla, a seguire una foglia d’alloro e poi un involtino. Concluderemo dopo avere infilzato quattro involtini per ogni spiedo e chiudendo la sequenza con una fettina di cipolla ed una foglia di alloro.
5
Possiamo cuocere i nostri involtini dentro ad una padella antiaderente su cui avremo passato pochissimo olio con un tovagliolino e che sia dotata di coperchio per circa 10 minuti avendo l’accortezza di girarli a metà cottura, oppure in forno ventilato preriscaldato a 180° con un po’ di olio a filo e fino a doratura o ancora alla brace.
Utile da sapere!
Considerando che il caciocavallo siciliano è difficile da trovare fuori dall’isola potrà essere sostituito con del formaggio saporito come ad esempio la provola piccante oppure del pecorino